Data e ora | 20/09/2021 20:00 | Tipo Riunione | Conferenza |
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Relatore | Prof. Salvatore Ferlita | Livello | di Club |
Luogo | Hotel Federico II | indirizzo |
Dopo i saluti di rito il prof. Ferlita ha letteralmente “incantato” i numerosi presenti con la dotta presentazione della vita e delle opere di Franco Cannarozzo, più noto con lo pseudonimo di Franco Enna, nato appunto ad Enna (allora Castrogiovanni) nel 1921 e morto in Svizzera nel 1990. Questo prolifico scrittore siciliano, figlio di un maresciallo dei carabinieri, è stato un famosissimo autore di gialli; drammaturgo, poeta e apprezzato scrittore di racconti di fantascienza, ospitati nella rivista specializzata “Urania”, edita da Mondadori. Già prima di Andrea Camilleri, conosciuto nel dopoguerra a Enna dove lo scrittore soggiornò da studente per qualche anno , Cannarozzo si era servito dello schema del giallo per dare forma alle sue opere e per far conoscere la sua concezione del mondo (non è il caso fare parallelismi con Sciascia, le cui opere presentano una struttura così aperta da rientrare difficilmente nel genere chiuso del giallo). Franco Enna fu precursore anche nella scelta, in diversi suoi romanzi, dell’ambientazione siciliana “verista”, sia con l’intento di mettere a nudo le piaghe che l’affliggono, sia come scenario ideale per le sue storie passionali e piene di intrighi come accade, per esempio, ne "Il volto delle favole" (1963), in cui il protagonista, Alberto, dopo vent’anni di assenza ritorna nella sua città natale, Palermo, per indagare sulla misteriosa scomparsa del fratello. Uno dei personaggi più famosi creati da Enna è il commissario Federico Sartori, un siciliano affetto da inguaribile nostalgia che non si sottrae mai all’avventura e all’amore e attorno al quale l’autore ha creato un fortunato ciclo romanzesco. Secondo l’oratore appare chiaro che occorrerà riscrivere la storia e soprattutto la geografia del giallo siciliano. Dietro l’ exploit del genere poliziesco e del noir, non c’è quindi solo il «fenomeno» Camilleri che, secondo gli specialisti, ha avuto il merito di “sdoganare” la letteratura gialla, non solo in Sicilia, ma in tutta Italia. Dalle nostre parti, il giallo per troppo tempo ha sofferto della nomea di essere paraletteratura. I numerosi presenti hanno seguito con particolare attenzione la dotta relazione del prof. Ferlita e non sono mancati interventi e richieste di chiarimenti. L’ospite d’onore della serata l’avv.ssa Campanile, Assessore alla Cultura del Comune di Enna, ha esternato i ringraziamenti del Sindaco e di tutta l’Amministrazione per l’interessante iniziativa del Club. E’ stato vissuto un momento di particolare commozione nel ricordo di un grande rotariano ennese, Salvatore (Turiddu) Pasqua, scomparso da tempo e grande amico di Franco e di Andrea Camilleri.