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Data e ora 01/04/2017 09:00 Tipo Riunione Conferenza
Relatore Livello di Club
Luogo Galleria civica di Palazzo Chiaramonte indirizzo Enna

Un momento di particolare emozione, nel quadro della settimana culturale dedicata alla "Festa del libro", è stato l'incontro con il giornalista-scrittore Danilo Ferrari, autore del libro "Il coraggio è una cosa", avvenuto la mattina del 1° aprile presso la Galleria del Palazzo Chiaramonte, alla presenza di oltre un centinaio di studenti accompagnati dai rispettivi insegnanti. Danilo, tetraplegico spastico senza l'uso della parola, testimonia cosa vuol dire vivere al limite come risorsa per se e per gli altri. Amico di "Vita 21 Enna" diretta dal rotariano Marco Milazzo, che, con il valido sostegno della rotariana Elisa Di Salvo, ne ha organizzato l'incontro con le scolaresche ennesi, con il supporto del Club Rotary di Enna attraverso il Groc Accademia 21. Danilo non ha due gambe ma quattro ruote. La sua è una lingua rara: "È fatta di segni trasmessi con gli occhi". Per Danilo è solo una lingua essenziale: "Pensate a quanti sordi parlano, a quanti ciechi leggono con le dita. In fondo l’elemento che ci accomuna è, nella sua semplicità, la voglia di comunicare". E per comunicare a Danilo possono bastare dieci parole: "Poche, chiare, semplici. Chi parla tanto di solito ha poco da dire. Pensate invece ai cani". Da piccolo avrebbe voluto essere un cane: "Esprimono tanti pensieri che non possono diventare parole, come me". Non poteva scrivere e ha scritto un libro, non poteva parlare e ha recitato a teatro, con il sostegno di Piero Ristagno e Monica Felloni, fondatori e attori della compagnia teatrale Néon di Catania presenti all'incontro. Piero ha poi raccolto nel libro i tanti pensieri di Danilo che "parla" di tutto: la malattia, il suo rapporto con gli altri, perfino la crudeltà dell’umanità intera. Anche lo spettacolo si chiama come il libro e lo mettono in scena sempre Piero e Monica insieme alla loro compagnia, che è fatta da ragazzi down, sensibili, anche se loro preferiscono chiamarli "i singolari". Tra le numerose testimonianze raccolte si possono citare: (Pina Monasteri - rotariana ennese) Grazie per averci donato momenti intensi nei quali abbiano conosciuto non solo Danilo ma i nostri ragazzi, studenti di ogni età che hanno dimostrato di essere speciali e con sentimenti migliori di molti "adulti"! (Maria Stella Accolla - "traslatrice" di Danilo) Cos'è affascinante il lui? La sua capacità di comunicare, il suo sguardo tenero e imperioso, eloquente. Nel desiderio di sentirlo raccontare mi sono chiesta: come faccio? E gli ho dedicato tempo. Un investimento il cui bilancio (se un bilancio ha senso) è tutto a mio favore. (Roberto Olla - giornalista del Tg1) nella prefazione del libro scrive tra l'altro: " a proposito della presunta crisi del giornalismo dovuta anche all'incontro-scontro tra internet e carta stampata, un giornalista è in estrema sintesi un operatore che rende un servizio alla società mettendo in gioco se stesso a garanzia di fonti certe. E qui arriva Danilo che dice "se dovessi scegliere una professione sceglierei quella di "cronista di me stesso", perchè mi sembra un argomento che abbisogna di approfondimenti: cosa c'è di più difficile che parlare di noi, senza attenuanti?" (Maurizio Caserta - Economista) nella postfazione del libro: "si può, anche solo con gli occhi, gettare un ponte tra noi e gli altri, facendo emergere quella sostanza comune che è il cemento della nostra esistenza in quanto esseri sociali. Nei suoi scritti Danilo racconta le sue storie...ma attraverso la scrittura egli fa molto di più: getta quel ponte che rafforza il legame con tutti noi e i suoi lettori e...ci aiuta a ritrovare quella sostanza comune che a volte, pur avendo a disposizione tanti strumenti per condividerla, finiamo per non trovare".